MEA PULCHRA
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Da "Piazza S. Maria" di Renzo Carano.

 

"Le figurette di quelle donne, per lo più giovanette, quando portavano la tina in testa, erano elegantissime: portamento eretto, petto prominente, un braccio levato a reggere la tina : sembravano delle statue greche. ............ Quando poi una delle ragazze era riuscita a riempire la sua tina, si avviava per tornare a casa; ma allora anche uno dei giovani passeggiatori si staccava dal gruppo e, senza dire parola, tanto non era necessario, seguiva la ragazza. Questa, uscita dalla piazza, si fermava in un punto defilato alla vista degli altri e aspettava il corteggiatore. Si aveva così quello che in gergo si chiamava il bivio: da una parte la ragazza con la tina in bilico sulla testa, dall'altro il corteggiatore."