MEA PULCHRA
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Piastrelle per caminetti e fornacelle ( “riggiola” in napoletano, dal catalano "rayòla").
Piastrella da parete proveniente da una antica abitazione gentilizia della regione e molto diffusa nei palazzi genovesi del '500 col nome di "laggiòne".
Era prodotta con la tecnica detta a “cuenca” che permetteva di creare disegni complessi in modo semplice e non richiedeva artigiani esperti per la decorazione dato che il disegno era stampato in rilievo. Per fabbricare i laggioni il disegno inciso su uno stampo veniva impresso sull’argilla ancora morbida, dopo l’essiccazione i laggioni (dall'arabo "al zuleja" e spagnolo "azulejo") erano cotti una prima volta, poi decorati con gli smalti e cotti una seconda volta. Il fatto di avere i bordi dei disegni in rilievo ne rendeva più facile la decorazione ed evitava che gli smalti, sciogliendosi in cottura, si mescolassero fra loro.
Piero Putaturo