MEA PULCHRA
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Pergamena costituita da tre lettere e risalente al 1357. Attualmente è esposta nell'uffico del sindaco presso la casa comunale di Carovilli.

 

Da "CAROVILLI - Per lumi sparsi" del Prof. Giordano Fiocca :

" Nelle tre lettere si legge che Agnese, duchessa di Durazzo e Carlo, duca di Durazzo, dopo aver richiamato alla memoria dei propri sudditi le lettere che contenevano le disposizioni territoriali a suo tempo assunte da Pietro di Corvay, loro luogotenente e vicario presso << castrum Calvellis cum casalibus >>, denunciano che gli << homines castri nostri de Piczis >> si erano lamentati di alcune indebite appropriazioni di terre da parte degli abitanti di Calvello. Di quì l'incarico al giudice Nicolò Riso di Tauro ed al notaio Santillo Russo di Napoli di stilare i confini del territorio conteso tra gli abitanti di Calvello e quelli del Pizzo. Il confine tracciato tocca le seguenti località: << Lo Stafele, lo Prato S. Angelo, Rivus Campaninus (che divide il territorio di Calvello da quello di Roccasicura), il Vallone de Piczis, Malapartire, Lancone, la proprietà della chiesa di S. Leucio e del Monastero di S. Pietro de Tasso, il colle Giovanni di Rocca, la strada pubblica che conduce in Puglia (il tratturo Celano Foggia), la fonte de Burrellis, la sorgente del fiume Trigno, il corso dello stesso fiume fino a Rio Alvo, che divide questo territorio da quello del Castello di Vincalum >> ".